Ernia del disco lombare | Come indaga l’Osteopata i sintomi dell’ernia del disco lombare?

Inoltre, riprendendo la definizione dei sintomi nell’articolo sulle ernie discali (presente a fine articolo), l’Osteopata può riconoscere la gravità dei sintomi e la possibile origine attraverso l’analisi di:

  • Irradiazione del dolore segmentario: L4 = faccia anteriore della coscia; L5 = faccia posteriore della coscia e posterolaterale della gamba; S1 = faccia posteriore della coscia e della gamba.
  • Deficit di forza: L4 = estensione della gamba sulla coscia (quadricipite femorale) e flessione dorsale del piede (tibiale anteriore); L5 = estensione dell’alluce (ELA) e delle dita (ECD), flessione dorsale del piede (tibiale anteriore); S1 = flessione plantare del piede (gastrocnemio).
  • Alterazione della sensibilità : L4  =  faccia mediale della gamba; L5 = dorso del piede e prime dita; S1 = malleolo laterale, regione calcaneare e margine laterale del piede.
  • Riduzione o assenza dei riflessi osteotendinei: L4 = rotuleo; S1  = achilleo.
  • Positività della manovra (test) di Lasègue e dell’SLR test per L5 e S1 e della manovra di Wassermann per le radici L2, L3 e L4.
Ernia del disco lombare

Ernia del disco lombare

Questo permette all’Osteopata di correlare la zona del corpo o risultato del test, con la possibile origine vertebrale del problema.

Qual approccio ha l’Osteopata  nei confronti dell’ernia del disco lombare?

L’approccio medico prevede un approccio sia conservativo che chirurgico.

Il primo trattamento da effettuare è tipicamente quello conservativo, ed è qui che l’Osteopata può dare il migliore contributo.

Il trattamento delle ernie discali lombari, viene messo in atto dall’ Osteopata attraverso la suddivisione in tre fasi:

 

  • Acuta: dura 2-5 giorni e insorge dopo 24/36 ore dall’evento, l’ Osteopata cercherà di ridurre le tensioni della duramadre (guaina che ricopre midollo spinale e radici nervose), facilitare gli scambi metabolici tissutali e ridurre le compressione del disco intervertebrale. Ridurremo quindi i sintomi dell’ernia, la flogosi (edema ed infiammazione), le tensioni durameriche, lo spasmo dei muscoli, favorendo drenaggio venoso e linfatico.
  • Sub acuta: segue la fase acuta dell’ernia, quindi dopo 5 giorni circa e dura fino alla stabilizzazione. L’ Osteopata lavorerà al fine di favorire gli scambi venosi e linfatici locali, lo spasmo muscolare, di normalizzare le tensioni durameriche ed evitare le ipomobilità (limitazioni) articolari.
  • Cronica: In questa ultima fase, che subentra dopo settimane dall’evento ed è soggettiva, l’Osteopata cercherà di eliminare le fibrosi legamentose e fasciali, dovute a processi degenerativi post traumatici e post chirurgici. Migliorare la mobilità articolare e l’apporto sanguigno per la riparazione tessutale.

 

Per completezza delle informazioni consigliamo di leggere l’articolo delle ernie discali in generale a questo link

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