Ernia del disco dorsale – Cause, sintomi, fattori di rischio e diagnosi

L’ernia del disco rappresenta una patologia frequentemente trattata dall’ Osteopata, se considerati nel complesso i tre livelli spinali: cervicale, toracico e lombare. Il tratto dorsale – toracico però, contribuisce alla casistica globale delle ernie discali solo per l’1%. La patologia discale dorsale – toracica rientra dunque nelle patologie definite come rare, avendo un’incidenza di circa 1 su un milione/anno.  l’1% delle ernie discali dorsali – toraciche sono sintomatiche e sono proprio queste che giungono all’attenzione clinica del medico e dell’ Osteopata a causa dei sintomi da esse provocati.

In realtà, la diffusione delle metodiche di imaging, come la TC e la RM ha messo in luce una prevalenza nella popolazione molto più alta: circa il 15% della popolazione sembra avere una protrusione o una vera e propria ernia a livello dei dischi dorsali. Questa grossa fetta di popolazione portatrice dell’ernia discale dorsale sembra essere totalmente asintomatica.

Definizione di ernia del disco dorsale – toracica:

L’ernia del disco è un’affezione della colonna vertebrale consistente nella fuoriuscita (erniazione) del nucleo polposo attraverso una soluzione di continuo dell’anulus fibroso. La rottura delle fibre dell’anulus è abitualmente secondaria alla degenerazione o all’invecchiamento del disco stesso. Il nucleo polposo erniato è in grado, quindi, di migrare potendo comprimere, in base alla lateralità dell’ernia, il midollo spinale o strutture con sensibilità dolorifica come: il legamento longitudinale posteriore, la dura madre, il manicotto durale della radice nervosa, la radice nervosa stessa e il ganglio della radice dorsale.

Per maggior chiarezza in merito, si rimanda al nostro articolo specifico per le caratteristiche dell’ernia del disco il cui link è al termine dell’articolo.

Cause dell’ ernia del disco disco dorsale – toracica:

Le cause principali  dell’ ernia del disco dorsale – toracica sono riassumibili in:

  • Posture prolungate.
  • Stile di vita scorretto (sovrappeso/obesità, sedentarietà, ecc.).
  • Età avanzata.
  • Attività lavorativa/sportiva (gesti ripetitivi, usura, ecc.).
  • Traumi diretti ed indiretti.

Sintomi dell’ ernia del disco disco dorsale – toracica:

Il dolore spesso è l’elemento che porta dall’ Osteopata, è il più comune sintomo associato all’ernia discale dorsale – toracica. E’ dorsale e mediano (vicino alla colonna) dal 57% all’88% dei pazienti ma può presentarsi come dermatometrico (alle aree di riferimento della radice nervosa irritata dall’ernia), a cintura, dal 9% al 57% dei casi. Il dolore di tipo dermatomerico si presenta spesso lancinante, tipo nevralgia intercostale, spesso unilaterale ma bilaterale in alcuni casi. Il secondo più comune disturbo sono le alterazioni della sensibilità di tipo radicolare che possono palesarsi nel 39%-100% dei pazienti.

Diagnosi medica:

L’ esame clinico svolto dal medico comprende tipicamente:

  • Indagine neurologica, svolta anche dall’ Osteopata: attraverso test specifici atti ad individuare segni tipici di sofferenza neurologica.
  • RX colonna cervicale per lo studio dell’osso.
  • RM colonna cervicale per lo studio componente discale, radicolare, midollare.
  • TC colonna cervicale: per ernia molle/dura.
  • EMG elettromiografia per lo studio funzionale-neurologica.

Approccio: 

  • Conservativo: Farmaci (cortisonici, fans, miorilassanti), Osteopata.
  • Chirurgico: a.e. discectomia, disco artificiale, in caso di gravi deficit o dolore grave.
  • Approccio dell’Osteopata all’ ernia del disco dorsale – toracica:

Il trattamento di questa ernia discale, viene messo in atto dall’ Osteopata attraverso la suddivisione in tre fasi:

  • Acuta: scaturisce dopo 24/36 ore dall’evento ed ha durata 2-5 giorni, l’ Osteopata ridurrà le tensioni della duramadre (guaina che ricopre midollo spinale e radici nervose), facilitando gli scambi metabolici e riducendo le compressione meccanica del disco intervertebrale. Ridurremo quindi i sintomi dell’ernia, flogosi (edema ed infiammazione), tensioni durali, spasmo muscolare, favorendo il drenaggio linfatico e venoso.
  • Sub acuta: dopo la fase acuta dell’ernia del disco cervicale, quindi dopo 5 giorni circa fino alla stabilizzazione. L’ Osteopata favorirà gli scambi venosi e linfatici locali, lo spasmo muscolare, normalizzando le tensioni durali ed evitando le ipomobilità articolari.
  • Cronica: ultima fase, che subentra dopo settimane dall’evento ed è soggettiva, l’ Osteopata eliminerà le fibrosi legamentose e fasciali dovute a processi degenerativi, post traumatici, post chirurgici. Migliorando la mobilità articolare, l’apporto sanguigno, quindi la riparazione tessutale.

Affronteremo nel prossimo articolo le ernie discali, nello specifico in questo articolo.

Ernia del disco dorsale

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