Ernia del disco, passiamo agli aspetti pratici.

Dopo aver parlato degli aspetti anatomici e fisiologici dell’ernia del disco, passiamo agli aspetti più pratici. Sintomi ed azione dell’Osteopata nel contrasto all’ernia discale.

Le ernie discali possono verificarsi in qualunque tratto della colonna vertebrale: cervicale, toracico/dorsale e lombare.

Il tratto comune è la comparsa del dolore, ma può però essere accompagnato da altri sintomi che sono invece caratteristici della sede dell’ernia.

Dolore e sintomi associati quali: deficit muscolare o di forza, alterazione della sensibilità ed alterazione dei riflessi, sono oggetto di indagine accurata da parte dell’ Osteopata.

Il dolore è definito come radicolopatia perché l’ernia del disco agisce da fattore “irritante” sulla radice nervosa sia per compressione diretta, sia perché è accompagnata da agenti infiammatori che aumentano il dolore.

Le radici nervose sono quelle strutture nervose che si trovano nel canale vertebrale e che, attraverso un foro formato tra vertebra e vertebra, trasformandosi in nervo si porterà a tutti i tessuti periferici.

La Classificazione di My Osteopata

L’Osteopata definisce il dolore utilizzando la classificazione standard, a seconda della sede, ovvero:

1) Brachialgia se l’ernia interesserà le radici ed il tratto cervicale.

2) Dorsalgia ad irradiazione intercostale se interesserà il tratto dorsale.

3) Sciatalgia se interesserà il tratto lombare.

Se il dolore periferico interesserà anche la regione cervicale o lombare, parleremo di cervico-brachialgia o lombosciatalgia.

Oltre al dolore, l’ernia discale può comprimere la radice nervosa in maniera così importante da dare dei deficit motori che interessano gruppi muscolari.

I deficit motori rappresentano la paresi di gruppi muscolari a livello degli arti inferiori che si rendono evidenti e vengono avvertiti quasi immediatamente dal paziente perché impediscono il cammino o lo rendono difficoltoso.

Deficit più gravi, ma per fortuna rari, possono coinvolgere gli sfinteri vescicale ed anale e rendere difficoltosa la defecazione e la minzione.

Una compressione particolarmente severa può irritare la radice a tal punto da generare deficit della sensibilità alle regioni del corpo “gestite” dal nervo in questione, nei casi più importanti anche alterare i riflessi.

Il trattamento delle ernie discali, viene messo in atto dall’Osteopata attraverso la suddivisione in tre fasi:

  • Acuta: insorge dopo 24/36 ore dall’evento e dura 2-5 giorni.
  • Sub acuta: segue la fase acuta dell’ernia, quindi dopo 5 giorni circa e dura fino alla stabilizzazione.
  • Cronica: In questa ultima fase, che subentra dopo settimane dall’evento ed è soggettiva.

Affronteremo nei prossimi articoli le tre tipologie di ernia discale: cervicale, toracica/dorsale, lombare. Definendone gli aspetti caratteristici e la possibilità di porvi contrasto ad ognuna di queste, con l’aiuto dell’ Osteopata

Ne parlo nello specifico in questo articolo.